giovedì 4 giugno 2015

Il Bambino di Sebastian Fitzeck

Siamo a Berlino.Robert Stern è un avvocato di successo la cui vita è rovinata dalla morte del figlio qualche giorno dopo la nascita e la conseguente separazione dalla moglie. Un giorno acconsente di incontrare la sua ex fidanzata Carina, un’infermiera che  chiede il suo aiuto per difendere Simon, un bambino di dieci anni con un incurabile cancro al cervello che, dopo una seduta psichiatrica  di regressione, inizia a ricordare una serie di omicidi commessi in una vita precedente. Sembra impossibile soprattutto a una persona razionale come Robert, ma il bambino guida Robert e Carina  alla scoperta dei cadaveri. Il mistero si infittisce. Come è possibile? E’ il risultato di una rincarnazione o di ricordi indotti?
Inoltre dopo la scoperta del primo cadavere, Robert riceve a casa una dvd che mostra il suo bambino morto sulla culla e poi vivo a dieci anni. Una misteriosa "voce" rivela a Robert che suo figlio è vivo e che se vuole rivederlo deve andare a fondo nell'indagine sulla vita precedente di Simon. Il racconto procede in maniera incessante tra scoperte di cadaveri, fughe in auto, appuntamenti con coppie pedofile, e scioccanti rivelazioni.
La prima parte del libro è ottima, c'è un pò di calo quando si apre il mondo della pedofilia,alcune trovate sembrano forzate, per poi riprendere ritmo e vigore fino all'ultima pagina. C’è attenzione ai personaggi,si prova tenerezza per il piccolo Simon che, tormentato dagli incubi, è talmente disperato da volersi costituire per non fare più del male alle persone.
Ad un certo punto ho avuto la sensazione che tanta carne al fuoco avrebbe portato ad un finale deludente, invece Fitzek riesce a spiegare tutto e a lasciare alla fine un velo di mistero.
Non sarà un capolavoro, non aggiungerà niente di nuovo nel genere, ma questo autore trentottenne tedesco scrive bene e ha una discreta capacità narrativa che trascina il lettore.

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