giovedì 22 gennaio 2015

Olive Kitteridge

Olive Kitteridge è il romanzo di Elisabeth Strout vincitore del premio Pulitzer,
ora anche miniserie prodotta da HBO.

In attesa di vedere la miniserie in onda su sky , ho divorato questo piacevole libro formato da racconti legati in qualche modo tra di loro.
Tutte le storie sono ambientate in una cittadina del Maine, Crosby  e  vedono direttamente e indirettamente la presenza di Olive Kitteridge, un'insegnante di matematica in pensione. Tutti i racconti sviluppano una storia a sè, ma tutte le storie sono comunque collegate tra loro
Alcune vedono Olive protagonista , altre registrano delle piccole sue comparse, come se lei facesse comunque sempre da anello di collegamento.In una
storia incontriamo persino  i discendenti del reverendo protagonista di un altro romanzo della Strout ,già recensito in questo blog, Resta con me.
I racconti rispettano perfettamente le qualità di una short story: Raccontano uno spaccato di vita che nasce e si conclude.

Ho amato il personaggio di Olive, scontroso, ma sensibile, incapace di mostrare affetto e tanto bisogno di averne,  un personaggio che non si fa amare eppure ti entra dentro.Ho amato leggere del suo rapporto con suo marito, suo figlio e gli altri abitanti della cittadina abitata da poche anime che si conoscono tutte e rappresentano i pezzi di un puzzle. Nella miniserie Olive sarà interpretata dalla brava Francis McDormand



lunedì 19 gennaio 2015

Il cerchio di Dave Eggers

Il Cerchio  di Dave Eggers  edito l'anno scorso da Mondadori ha fatto molto parlare perchè ci presenta una società terribile dove il controllo sulla nostra vità è totale ed è esercitato da un mix di Google e social networks.Questo colpisce e inquieta il lettore che può riconoscere alcune aspetti esistenti nella sua vita di tutti i giorni.
Quando la giovane Mae Holland, con l'aiuto di una sua vecchia amica, riesce a farsi assumere dal Cerchio, una società di comunicazioni web, pensa di essere arrivata in Paradiso. Mai avrebbe potuto pensare di far parte di un'azienda simile, ben organizzata, avveniristica, che offre possibilità di carriera a giovani menti, assistenza medica, occasioni di svago e di socializzazione etc."Era innamorata pazza di chiunque si trovasse là dentro"e pian piano la sua vita viene assorbita totalmente dal Cerchio, in grado di offrirle ogni cosa di cui ha bisogno  e  a risolverle ogni problema, tanto da arrivare a considerare la vita al di fuori inutile,insipida e sfocata. Per questo è disposta a rinunciare alla sua privacy in nome di una totale trasparenza. " Se non sei trasparente, cosa hai da nascondere?" è uno dei motti dell'azienda.
Come in 1984 di Orwell un monitor proietta dei motti che diventano regole di vita.
"La privacy è un furto"
"I segreti sono bugie"
"Condividere è prendersi cura"
Così Mae adotta la più assoluta trasparenza. Condivide la sua vita con tutti, va in giro con una telecamera al collo che registra tutti i suoi momenti e li trasmette in streaming.
" I segreti sono all'origine dei comportamenti asociali, immorali e distruttivi. E se ci comportassimo tutti come se fossimo osservati? Porterebbe a un modo di vivere più morale. Saremmo finalmente costretti a essere la versione migliore di noi stessi. Finalmente, finalmente possiamo essere buoni. In un mondo dove le brutte strade non sono più un'opzione, non abbiamo altra scelta di essere buoni.... perché la nostra voglia di vedere il mondo non dovrebbe essere soddisfatta? ecco la massima trasparenza. Senza filtri. vedere tutto. Sempre. Tutto quello che succede sarà conosciuto.Diventeremo onniveggenti, omniscenti." Tutto va discusso e condiviso con i membri del Cerchio.
Ogni abitante della terra ha un solo account del Cerchio, una sola password usata per tutto.Piano piano Il Cerchio acquista sempre più potere,tutti i servizi, anche quelli governativi, anche le elezioni politiche saranno gestiti dal cerchio e creeranno un monopolio controllato da una società privata che controllerà tutte le informazioni . La carta viene eliminata perché" non ha alcuna chance di continuità. Tu guardi la brochure e finisce lì. Finisce con te."

Il Cerchio crea nuove identità sfruttando la necessità di autoaffermazione e edonismo che c'è in ognuno.Tutto celato dal bisogno di creare una società migliore ,una democrazia migliore.

Siamo sicuri che si tratti di  fantascienza, di un futuro ipotetico lontano?Possiamo dire tranquillamente di poter ancora scegliere  e pensare liberamente? Alcune cose descritte nel romanzo sono già realtà e se questo da una parte disturba e inquieta, dall'altra rende alcune parti del romanzo ovvie e poco profetiche.



lunedì 5 gennaio 2015

Coordinate d'Oriente

Dopo "La colpa dei padri" , secondo classificato al premio Strega 2013, Alessandro Perissinotto torna in libreria un anno dopo con coordinate d'oriente"
Confesso di non aver ancora letto il primo e di essermi avvicinata a Pessinotto solo con questo romanzo che mi è stato regalato da un amico per Natale. Non sono quindi in grado di fare paragoni e ogni vostro commento sarà gradito.

" Coordinate d'Oriente" soddisfa il bisogno di raccontare e essere raccontato. Perissinotto insegna teorie e tecniche delle scritture creative a Torino e in questo romanzo mette in pratica le sue lezioni; fa la voce narrante , dentro e fuori la scena, della storia di Pietro, che ,dopo la fine del proprio matrimonio in seguito ad un evento tragico, parte per Shanghai alla ricerca di una nuova vita.
Lo scrittore dà ai suoi studenti il compito di registrare in una intervista un'esperienza lavorativa interessante. Consegnati gli elaborati, viene colpito da un fascicolo in mezzo alla pila di fogli: Intervista biografica di Pietro Fogliatti di Annarita Dionisio. La legge tutta d'un fiato e scopre che della studentessa non c'è traccia nel sistema informatico dell'Ateneo.
La sua curiosità lo spinge ad intraprendere un viaggio simile a quello del protagonista di Cuore di Tenebre alla ricerca di Kurtz.. Così gira per quartieri claustrofobici, rumorosi,in città cinesi che sembrano centri commerciali regni del fake, simili alle Città Invisibili di calvino. Il lettore sente i sapori d'oriente, gli odori pungenti,sgradevoli, entra nelle abitazioni private e nei locali pubblici.
L'autore rintraccia i movimenti di Pietro e scoprirà che i suoi sogni di modificare le leggi del mercato, in favore del rispetto dei diritti umani e contro lo sfruttamento, si sono rivelati utopia, ma che lì ha conosciuto una donna cinese che lava i pavimenti e suona il piano, uscita da un'esperienza personale simile alla sua.
Il romanzo è interessante e scorrevole anche se, nel tentativo di collegare e spiegare  i diversi elementi (come quando riporta alcuni casi di morti bianche) e nella continue citazioni letterarie, perde di continuità e risulta a volte frammentario. Perissinotto sembra voler dimostrare che per essere un buon scrittore bisogna essere un buon lettore, cosa certamente vera.

Bello l'inizio:

" L'arrivo in una città sconosciuta è sempre una sorta di imprinting. Le esperienze successive, la progressiva dimestichezza con il luogo, potranno correggere la sensazione iniziale fino a ribaltarla, ma, dentro di te, nel profondo, quella città rimarrà congelata nella prima fotografia che i tuoi occhi le hanno scattato. Shanghai mi accoglie con la pioggia. una pioggia minuta e fitta, che rimane sospesa nell'aria......"

domenica 4 gennaio 2015

Mancarsi

Iniziato ieri prima di addormentarmi e finito stamattina al risveglio questo romanzo breve di Diego De Silva edito da Einaudi.

La felicità è legata alle coincidenze, al caso , a quei secondi che possono o non possono coincidere. Irene e Nicola sembrano fatti l'uno per l'altra , ma pur frequentando lo stesso Bistrot non si incrociano mai, l'uno arriva quando l'altra esce. Come facciamo a sapere che sono fatti l'uno per l'altra? da alcuni particolari: intanto si siedono allo stesso tavolo , quello di fronte  a un poster di Buster Keaton che attira entrambi; poi hanno un passato pressoché analogo e hanno tutti e due  voglia di riinnamorarsi della persona giusta.E quando il caso decide che è il momento giusto per l'amore, basta uno sguardo per riconoscersi.
Irene e Nicola si sono lasciati un matrimonio alle spalle: Irene ha capito di non amare più suo marito e se ne è andata dopo avergli accarezzato la mano ( gesto tipico che fanno le donne prima di andarsene; Nicola perde la moglie in un incidente prima di consegnare il loro rapporto ai silenzi e alla noia.
Irene frequenta il bistrot per sentirsi desiderata, ma poi è infastidita da chi la corteggia . Non vuole tuffarsi in una storia per forza, cerca la felicità. Nicola soffre  per la perdita di una donna che ha smesso di amare da tempo, anche lui cerca la felicità.
L'amore non è fatto di silenzi, di cose non dette.

venerdì 2 gennaio 2015

Stoner

Prima di iniziare a parlare delle letture del nuovo anno, ancora un bel libro letto nel 2014:
Stoner di John Williams.
Strana storia quelle di questo romanzo.
Stoner è uscito negli Stati Uniti nel 1965 ,ma a quel tempo vendette solo 2000 copie. Fu ripubblicato nel 2003 e nel 2006. Dopo un passaparola positivo e grazie alla divulgazione dei social network è diventato un bestseller acclamato da pubblico e critica. E' stato finalmente pubblicato  Italia  nel 2012 da Fazi editore.
Lo scrittore inglese Ian McEwan ha detto di lui: " Appena lo inizi a leggere senti di essere in ottime mani. Ha una prosa molto lineare. La trama , se ci si limita a elencare i suoi elementi, può suonare noiosa e troppo triste. Ma di fatto è una vita minima da cui John Williams ha tratto un romanzo molto bello. Ed è la più straordinaria scoperta  per noi fortunati lettori"
Ed è proprio così. William Stoner nasce in una povera famiglia nella campagna del Missouri e inizia a lavorare nel terreno del padre. A diciannove anni si iscrive alla Facoltà di agraria, ma durante un corso di Lettere e Filosofia il professore legge il sonetto n. 73 di Shakespeare e  Stoner ne resta talmente affascinato da cambiare studi . Dopo  essersi laureato in Lettere diventa professore nella stessa Università dove ha studiato.Successivamente si sposa con Edith, dalla qale ha una figlia,Grace,ma il suo matrimonio diventa infelice e contrastato. Dopo qualche anno si innamora di una studiosa conosciuta ad una corso ma la loro relazione viene scoperta e scatena uno scandalo all'interno dell'Università. La carriera universitaria prosegue senza successi e promozioni, ostacolata per venticinque anni dal rettore.Stoner muore all'età di sessantacinque anni. Una vita comune, ordinaria, piatta,senza colpi di scena. Ma l'autore ti fa entrare nella vita del protagonista piano piano e senza volerlo ti trovi ad identificarti in lui, a cercare il senso di un'esistenza. La prosa è scorrevole e la prima pagina porta alla seconda e così via fino alla fine tanto che, a distanza di giorni da quando hai finito di leggerlo, ti trovi a pensare ancora a questo libro.
Williams scrisse una lettera al suo agente, che gli aveva detto di non riporre troppe speranze nella vendita di tante copie, dicendogli che era consapevole della non commercialità del romanzo , ma di essere sicuro che con il tempo se ne sarebbe apprezzata la qualità. Aveva perfettamente ragione, dopo 50 anni  Stoner diventa un bestseller. Peccato che ancora una volta la fama sia venuta  dopo la morte dell'autore.