lunedì 25 maggio 2015

Per dieci minuti di Chiara Gamberale

Su invito della psicoterapeuta la protagonista si trova a dedicare almeno dieci minuti al giorno, tutti i giorni,
per un mese, a una cosa nuova mai fatta. Idea carina,   se non fosse sviluppata in maniera così semplicistica , banalizzando ogni argomento trattato, come la solitudine, l’auto stima, l’amore , l’amicizia,la sensualità etc. Ogni pagina ritorna sul rapporto col marito che l’ha lasciata , come se fosse dipendente da lui .Per di più le idee per questi 10 minuti sono a volte poco originali, come mettere lo smalto fucsia,guidare, cucinare.

Lo si legge in un paio di giorni, scorre via, ma non rimane niente su cui riflettere.

Il gioco dovrebbe servire per imparare a guardarsi dentro e imparare a vivere.

Ma considerato che la conclusione dell’io narrante è la seguente:
“ E allora mi dico che, se nel mondo ci sono persone che suonano il violino, cambiano pannolini, girano video porno amatoriali, insegnano hip-hop, seminano e leggono Harry Potter, fra sette miliardi ce ne sarà almeno una che stava aspettando proprio me, nei dieci minuti in cui io la incontrerò”
viene da chiedere : ma dove ha vissuto fino a ieri questa scrittrice?

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