lunedì 25 gennaio 2016

L'invenzione di Morel di Adolfo Bioy Casares

L'invenzione di Morel è un romanzo breve fantascientifico di Adolfo Bioy Casares pubblicato nel 1941 con l'introduzione dell'amico Jorge Luis Borges.
L’invenzione  di MorelIl racconto è in prima persona come un diario da voler lasciare ai posteri. Il narratore dice di essersi rifugiato in un’isola deserta, lontana dal mondo, per  sfuggire alla giustizia che lo perseguita ingiustamente. Ma nell’isola egli si accorge di non essere solo, in realtà cè un gruppo di turisti che alloggia nel museo in cima alla collina  e si rilassa in piscina. Il fuggitivo si nasconde nella parte bassa dell'sola e spia i turisti con la paura continua di essere visto. I suoi movimenti sono condizionati dalla paura di essere scoperto e denunciato alle forze dell’ordine che lo porterebbero in prigione o al patibolo. In realtà nessuno sembra vederlo e nessuno si cura di cercarlo. “ Fa paura accettare tanta fortuna”
Tra i turisti c'è una donna che va a vedere il tramonto ogni giorno dalla scogliera sul lato occidentale dell'isola.La scena si ripete identica tutte le sere come a teatro. Il fuggitivo la spia e mentre lo fa si innamora di lei. Ma lei sembra ignorarlo. Faustine, così si chiama la donna, incontra  un giocatore di tennis con la barba, chiamato Morel.I due parlano in francese e  anche le loro conversazioni  si ripetono ogni settimana
I turisti scompaiono e ricompaiano come dal nulla. Forse il fuggitivo è vittima di allucinazioni? Inoltre ci sono degli eventi e particolari molto  strani: nell’acquario ci sono i pesci chel'uomo ha visto morti giorni prima e i turisti saltellano per riscaldarsi dal freddo in una giornata molto calda. Inoltre appaiono due soli e due lune.
Il narratore non riesce a capire quanto stia succedendo . La risposta gliela dà lo stesso Morel che  racconta agli altri turisti che ha registrato le loro azioni della settimana passata con una macchina di sua invenzione capace di riprodurre la realtà: egli afferma che la registrazione catturerà le loro anime, e che attraverso la sua ripetizione essi rivivranno quella settimana per sempre .Ma l'immortalità dei personaggi passa necessariamente per la loro morte
Il fuggitivo apprende che la macchina continua a funzionare grazie alle maree e decide di entrare egli stesso nelle registrazioni.
L’uomo spera che la macchina possa dargli la felicità e l’amore con Faustine  che nella realtà non può avere.L’amore rappresenta la vita, la solitudine la morte.
Con uno stile conciso e asciutto Casares ci trasmette il senso di disagio e paranoia del protagonista e ci conduce in una dimensione  tra il reale e l'onirico.

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