domenica 10 gennaio 2016

Il più e il meno di Erri De Luca

I libri non raddoppiano lo spessore dei muri, invece l’annullano. Attraverso le pagine si vede fuori.
(Erri De Luca, Il più e il meno)

L’ultimo libro di Erri De Luca , edito da Feltrinelli, è una serie di piccoli racconti presentati sottoforma di meditazioni su tutto ciò ha avuto grande importanza nella vita dell’autore . Riflessioni su Napoli, il mare,la montagna, la scrittura e la lettura, sulle esperienze lavorative da muratore,sugli anni in Francia, sulla figura del padre. De Luca ripercorre gli anni dell’infanzia a Napoli, i pranzi di Natale,le melanzane alla parmigiana e le vacanze ad Ischia,con i vicoli che portavano al mare. I ricordi lo portano a meditare sugli amici e gli incontri di un momento,sui passi e personaggi biblici, sui sacrifici e le lotte , su cosa ha significato per lui e la sua famiglia la sua fuga da casa. Non mancano momenti più intimi come il primo bacio,la donna che lo ha lasciato e la visita alla tomba del padre. Momenti del passato rivissuti e riletti con gli occhi della maturità.
Chi ama De Luca come me sa che egli dà un’importanza enorme  alla parole, scelte sempre con grande cura.
Il suo stile è essenziale, ma ha la grandezza della scarsità. Il risultato è poesia, emozioni che ti rimangono dentro.


Se fossero state armi appese alle pareti, sarei diventato un cacciatore, ma erano libri, impilati fino al soffitto. Avevo quelli intorno e addosso. Sono stato bambino e ragazzo dentro una stanza di carta. Mio padre ne comprava a chili, erano il suo altrove, la distanza da pomodori e frutta sciroppata, merci del suo lavoro. Rientrava la sera, si metteva in poltrona disteso sotto un libro. Stava così all’aperto. Quella mossa quotidiana, il silenzio di noi figli per lasciarlo al suo tempo migliore, le finestre chiuse anche d’estate per non ascoltare altro che pagine: quella mossa mi ha avviato.
(Erri De Luca, Il più e il meno)

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