venerdì 1 gennaio 2016

Anna di Niccolò Ammaniti

 “ La vita non ci appartiene, ci attraversa”
Con questa scoperta Anna cerca di andare avanti,di superare le difficoltà e lottare fino alla fine per salvarsi e salvare il suo fratellino(  e con loro  anche Coccolone, il cane).Lo scenario  è apocalittico in una Sicilia devastata da un virus letale, chiamato “la rossa” per via delle bolle rosse che appaiono sul corpo,che  non dà scampo a tutti gli adulti, mentre i bambini, per un motivo del tutto sconosciuto, ne sono immuni.
Così i bambini privati della presenza e dell’affetto dei grandi devono imparare a sopravvivere almeno fino al passaggio all’età adulta, devono superare le difficoltà della crescita. Qualcuno di loro si unisce in gruppo e tira fuori il proprio istinto animale.La tredicenne Anna capisce molto presto che la vita è lotta e attesa,che non ci appartiene , ma ci attraversa e,con l’aiuto di un libro di istruzioni per farcela, lasciatole dalla mamma prima di morire, cerca di lasciare in qualche modo la Sicilia e giungere al continente alla ricerca di un posto sicuro non contaminato dal  virus. Lo fa con il fratellino Astor e due amici incontrati nel viaggio, Pietro e un cane maremmano.
Anna, come tutti i bambini di Ammaniti, non ha tempo per la disperazione e le lacrime, deve farcela da sola e combattere per guardare al futuro.  È consapevole che la sua vita terminerà nel momento in cui diventerà donna. Non ha molto tempo. E’ il passaggio dall’ età dell’innocenza alla  contaminazione dell’età adulta. Nel passaggio dello stretto Anna ha le sue prime mestruazioni.
La Sicilia con panorami mozzafiato è ora desolante e inquietante, arida, maleodorante,sopraffatta dalla morte e da un silenzio assordante. Le case sono disabitate e in rovina,immondizie sparse, negozi saccheggiati, ossa  e cadaveri in putrefazione ovunque. Gli uomini hanno distrutto la bellezza del pianeta.
Durante il viaggio Anna si innamora di Pietro e conosce quell’amore di cui le parlava la madre: L’amore sai cos’è solo quando te lo levano. L’amore è mancanza.”
L’argomento non è nuovo nella letteratura, ci si ritrovano i temi de “Il signore delle mosche” di William Golding, “La Strada di Cormac McCarthy, di “ Cecità” di Saramago, ma il ritmo è veloce,la storia è ben scritta , Anna  è forte e tenera e ci piace.
 Altro bel romanzo di Ammaniti pieno di allegorie e metafore.

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