sabato 21 novembre 2015

Marçela sotto un’acerba luna di Alberto Davanzo

Un amico di Anobii mi ha regalato il suo romanzo auto pubblicato in versione ebook. Peccato che in Italia dove si pubblicano libri mediocri , per non dire spazzatura, libri di personaggi televisivi, magari scritti da altri, libri di ricette o altro, non ci sia attenzione verso nuovi autori che hanno tanto da dire ma che non riescono ad imporsi nel mercato. Il romanzo di Alberto Davanzo è ben scritto  e coinvolgente.
Marçela sotto un’acerba luna
è la storia di un cinquant’enne borghese che vive in un’Italia post-berlusconiana, individualista, materialista e razzista . Lui stesso è integrato in questo tessuto sociale, è un manager  di una società che resiste grazie all’ attività nei paesi dell’est, gira con  un suv   e frequenta le prostitute. Ma proprio una di loro, Marcela,gli fornisce il pretesto di fuggire dalla sua vita monotona, vuota  e ipocrita  e ricominciare da capo, lasciandosi dietro tutto quello che non sopporta più o che non ama: una moglie borghese dedita all’associazione “Libere dall’osteoporosi” e al corso di danza del ventre, un figlio ventiseienne che non combina nulla e gli spilla solo soldi, un cane fastidioso, un amico distratto ed egoista.
Sullo sfondo la Torino di oggi, città ex-operaia e industriale, che non tutela più il lavoro dei suoi lavoratori ma con Melchiorre li licenzia aprendo  stabilimenti all’estero,città  insofferente allo straniero , ma pronta a sfruttarlo come manodopera sottopagata. Ci sono tutte le contraddizioni dell’ Italia di oggi, persino gli amati o contestati personaggi politici reali.
 Nella società cinica medio- borghese ognuno pensa ai propri problemi e interessi e a conservare il proprio benessere e le proprie comodità .I giovani sono superficiali e dediti solo allo sballo e all’organizzazione degli eventi. I rapporti sono falsi e noiosi. In contrasto col mondo borghese c’è l’ambiente degli sfruttati e dei criminali. In contrapposizione ai personaggi odiosi della moglie, dell’amica Elena con la sua psicoterapeutica, conosciamo quelli più umani e teneri di Anita, la figlia di Marcela e il suo innamorato Rachid
La speranza di Alvise è solo l’amore per Marcela, la prostituta albanese dagli occhi nocciola, con la quale progetta di fuggire in Romania.
E’ pronto a qualsiasi cosa , a sostituire il suo suv con una vespa e abbandonarsi all’avventura.
Il racconto si legge bene, la storia è interessante e coinvolgente . Il finale è  un po’ troppo positivo per i miei gusti, ma trasmette un messaggio di speranza per chi pensa di essere intrappolato in una vita monotona  e vuota, della serie niente è per sempre.
La scrittura ricca e realistica  Avrei eliminato alcune espressioni triviali a volte fastidiose .
Non mi è piaciuta la scelta di aver raccontato tutto in un unico capitolo, senza pause che avrebbero dato respiro al lettore nei cambi di scena. Ma  a  parte questi piccoli appunti consiglio assolutamente  la lettura di questo romanzo  che troverete nel sito ilmiolibro.it o sugli scaffali della Feltrinelli a Torino
Ringrazio l’autore, Alberto Davanzo, per avermelo regalato e lo invito a continuare a scrivere. 

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