sabato 27 dicembre 2014

Il cuore selvatico del ginepro


 Ho appena finito di leggere Il cuore selvatico del ginepro, opera prima di Vanessa Roggeri, edtito da Garzanti. Si nota subito l' amore della scrittrice per la sua terra aspra e coriacea, la Sardegna. Lei stessa dice di aver coltivato la sua passione per la scrittura fin da piccola, affascinata dai racconti magici e misteriosi della nonna.

Questa è proprio una storia legata alle favole e alle leggende di una Sardegna fine ottocento,terra di superstizioni e credenze popolari che condizionano la vita e i sentimenti di chi la abita .
Il cuore selvatico del ginepro è quello di Iannetta, che, come il legno del ginepro, è esile ma forte  a tal punto da non spezzarsi sotto l'odio altrui.
Iannetta è la settima di sette figlie,  e viene considerata da tutti una cogas, una strega dedita alle arti malefiche che si nutre di sangue umano soprattutto dei neonati. Per evitare che la disgrazia incombi sulla famiglia e sul paese intero deve essere uccisa immediatamente dal padre che  la lascia fuori al freddo sperando che la natura faccia quello che lui non ha avuto il coraggio di fare.Solo la primogenita Lucia, di dieci anni, vede in lei nient'altro che una sorellina, e decide di salvarla.Lucia è di animo buono e crescendo rappresenterà una luce nel buio dell'ignoranza , la ragione che vince sulla superstizione.
Tutti sono convinti che bisogna tenere distante Iannetta, una cogas maledetta che porta solo male e lei stessa se ne convince, isolandosi e vivendo come un animale nei nuraghi  La famiglia Zara viene emarginata e ogni disgrazia avvenuta in paese viene addebitata a Iannetta. La stessa Lucia deve lottare con quell'alone di mistero che avvolge la sorella  e per non farsi influenzare dalle credenze popolari. Ma lei , pur essendo cresciuta in un ambiente dalla mentalità chiusa, non ha paura di guardare oltre , aiutata dall'amore di Giuseppe, un medico che privilegia la scienza e la razionalità.
Lucia rappresenta la modernità, la forza positiva che dissolve la malignità  impersonata soprattutto dalla madre Assunta, una donna dura che rappresenta il passato chiuso nell'ignoranza. La famiglia Zara è una dimostrazione  che non basta partorire una figlia per amarla.
Le protagoniste del romanzo sono donne molto diverse tra loro,forti nel bene e nel male.Donne che lottano per sopravvivere come Iannetta, donne accecate dalla superstizione come assunta o dalla gelosia come la sorella Pinella e  donne capaci di vedere oltre, come Lucia ,che rappresentano la speranza di un cambiamento.

"Lucia aiutami"
La implorò e la voce non suonò stonata e nemmeno sgradevole. Mai come in quel momento Iannetta le parve più umana. Mai come in quel momento Iannetta le parve in tutto e per tutto sua sorella, sangue del suo sangue. Ma il conforto per aver capito di averlo sempre saputo, perchè la pena provata per lei negli anni alla fine non era andata sprecata, durò poco. ( da Il cuore selvatico del ginepro di Vanessa Roggero)

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