martedì 29 marzo 2016

Macbeth di William Shakespeare

L’ambizione di Macbeth


SEYTON – È morta la regina, monsignore.
MACBETH – Doveva pur morire, presto o tardi; 
il momento doveva pur venire 
di udir questa parola… 
Domani, e poi domani, e poi domani, 
il tempo striscia, un giorno dopo l’altro, 
a passetti, fino all’estrema sillaba 
del discorso assegnato e i nostri ieri 
saran tutti serviti 
a rischiarar la via verso la morte 
a dei pazzi. Breve candela, spegniti! 
La vita è solo un’ombra che cammina, 
un povero attorello sussiegoso 
che si dimena sopra un palcoscenico 
per il tempo assegnato alla sua parte, 
e poi di lui nessuno udrà più nulla: 
è un racconto narrato da un idiota, 
pieno di grida, strepiti, furori, 
del tutto privi di significato!

Con questi versi tratti dall’Atto V scena V di Macbeth un tema caro a Shakespeare. Cosa è la vita? Siamo solo attori che entrano , recitano la loro parte assegnata e poi escono. La vita è breve, è solo un racconto narrato da un idiota. Macbeth è deluso, sono crollate tutte le sue aspettative .La sua aspirazione ad essere re e a realizzare il suo sogno si è infranta contro la dura realtà. Ora è impazzito, ha perso il controllo ed è  solo l’ombra di chi era una volta . Quello che gli è rimasto da vivere è paragonato ad una candela che sta per spegnersi.
Ma chi è Macbeth? Un cavaliere scozzese, nobile, valoroso e coraggioso; il generale preferito dal re Duncan, pronto  combattere contro i ribelli. Macbeth è un eroe che ha la sfortuna di incontrare, al suo ritorno da una battaglia con l’amico Banquo, tre  streghe in una foresta. Le streghe lo stanno aspettando e hanno tre profezie da rivelargli. La prima, “diventerai cavaliere di Glamis “,è già realtà, la seconda, “diventerai cavaliere di Cowdor”, lo diventa subito. La terza è la più assurda: le streghe danno il benvenuto al futuro re.
Come è possibile? Macbeth vuole sapere di più, ma le streghe ora si rivolgono a Banquo e gli predicono che sarà padre di una stirpe di re.
Se le prime profezie si sono avverate perché questo non può avvenire anche della terza? Macbeth manda una lettera alla moglie e le racconta delle streghe. Anche lei è ambiziosa, forse anche più del marito, certamente è più forte e determinata. Così i due organizzano un piano per assassinare il re Duncan.
 Lady Macbeth si rivela una manipolatrice fredda nel suo intento, niente può fermarla .
L’omicidio è facile cosa, ma le conseguenze sono terribili. Macbeth si rivela essere un re debole, ossessionato dai fantasmi . E’ solo un attore che sogna un ruolo importante. Il potere è la sua rovina. 
Inizia ad uccidere e a voler eliminare tutti i possibili testimoni , cade in depressione. La sua vità è un racconto senza significato. Né può aiutarlo la moglie che, logorata dal rimorso, è impazzita e vaga sonnambula, cercando di lavar via le macchie di sangue che continua a vedere sulle sue mani.
Shakespeare dice che non si può uccidere un re giusto come Duncan, anche la Natura si ribella a questo.
Lady Macbeth muore, forse suicida, Shakespeare non rivela mai direttamente i suicidi; non lo fa neanche con Ofelia in Amleto
Così Macbeth cerca di nuovo le streghe per sapere cosa gli riserva il futuro. Le streghe gli dicono che solo un uomo non nato da una donna e una foresta che cammina potranno sconfiggerlo. Può stare tranquillo, le due cose sembrano impossibili .Ma le profezie delle streghe sono fuorvianti.  Malcolm guida un esercito con MacDuff e Seyward, Ai soldati, accampati nel bosco di Birnan, viene ordinato di tagliare i rami degli alberi per marciare non visti.Infine Macbeth sarà ucciso da Macduff nato con taglio cesareo  e strappato dal ventre della mamma prima del tempo  , quindi non nato da una donna.  



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