venerdì 2 gennaio 2015

Stoner

Prima di iniziare a parlare delle letture del nuovo anno, ancora un bel libro letto nel 2014:
Stoner di John Williams.
Strana storia quelle di questo romanzo.
Stoner è uscito negli Stati Uniti nel 1965 ,ma a quel tempo vendette solo 2000 copie. Fu ripubblicato nel 2003 e nel 2006. Dopo un passaparola positivo e grazie alla divulgazione dei social network è diventato un bestseller acclamato da pubblico e critica. E' stato finalmente pubblicato  Italia  nel 2012 da Fazi editore.
Lo scrittore inglese Ian McEwan ha detto di lui: " Appena lo inizi a leggere senti di essere in ottime mani. Ha una prosa molto lineare. La trama , se ci si limita a elencare i suoi elementi, può suonare noiosa e troppo triste. Ma di fatto è una vita minima da cui John Williams ha tratto un romanzo molto bello. Ed è la più straordinaria scoperta  per noi fortunati lettori"
Ed è proprio così. William Stoner nasce in una povera famiglia nella campagna del Missouri e inizia a lavorare nel terreno del padre. A diciannove anni si iscrive alla Facoltà di agraria, ma durante un corso di Lettere e Filosofia il professore legge il sonetto n. 73 di Shakespeare e  Stoner ne resta talmente affascinato da cambiare studi . Dopo  essersi laureato in Lettere diventa professore nella stessa Università dove ha studiato.Successivamente si sposa con Edith, dalla qale ha una figlia,Grace,ma il suo matrimonio diventa infelice e contrastato. Dopo qualche anno si innamora di una studiosa conosciuta ad una corso ma la loro relazione viene scoperta e scatena uno scandalo all'interno dell'Università. La carriera universitaria prosegue senza successi e promozioni, ostacolata per venticinque anni dal rettore.Stoner muore all'età di sessantacinque anni. Una vita comune, ordinaria, piatta,senza colpi di scena. Ma l'autore ti fa entrare nella vita del protagonista piano piano e senza volerlo ti trovi ad identificarti in lui, a cercare il senso di un'esistenza. La prosa è scorrevole e la prima pagina porta alla seconda e così via fino alla fine tanto che, a distanza di giorni da quando hai finito di leggerlo, ti trovi a pensare ancora a questo libro.
Williams scrisse una lettera al suo agente, che gli aveva detto di non riporre troppe speranze nella vendita di tante copie, dicendogli che era consapevole della non commercialità del romanzo , ma di essere sicuro che con il tempo se ne sarebbe apprezzata la qualità. Aveva perfettamente ragione, dopo 50 anni  Stoner diventa un bestseller. Peccato che ancora una volta la fama sia venuta  dopo la morte dell'autore.






Nessun commento:

Posta un commento