lunedì 22 agosto 2016

La Resistenza del Maschio di Elisabetta Bucciarelli

"La Resistenza del Maschio", Elisabetta Bucciarelli - NN editore, collana ViceVersa. 2015

L’Uomo in macchina ripete meccanicamente le altezze delle torri. Professore all’università ha una vita cadenzata da appuntamenti convegni e lezioni, dal poco tempo da dedicare alla casa e ad un eventuale figlio che sua moglie gli chiede insistentemente. L’uomo  calcola tutto , conosce la misura di ogni cosa, degli archi, delle torri di Milano ,del vaso di cristallo  rotto dalla moglie durante un litigio,dei sentimenti, dello spazio che intercorre tra lui e le altre persone. Ha bisogno si misurare tutto per  avere il giusto ordine delle cose .E’ un uomo che si trattiene e non osa , ha paura di perdere il controllo, fugge dalle responsabilità e vive nell’iimaginario.  "C'è una geometria in ogni circostanza della vita. E ogni esistenza ha una sua forma geometrica". 
La sua è una  razionalità che diventa ossessione
"È convinto che ci siano molti segreti nella misura degli oggetti. Lui misura per trovare qualcosa che sente ma non conosce ancora. Per cogliere le relazioni tra le cose e tra le persone. Per trovare il suo posto nello spazio".
Viene coinvolto in un incidente  mentre sta per rientrare a casa. La vittima è una donna che viene soccorsa e portata all’ospedale. L’uomo si informerà della sua salute e inizierà con lei un rapporto fatto di messaggi al telefono. Lei sarà per lui Effe e lui diventerà per lei Emme.

Il piano narrativo è duplice. Contemporaneamente nella sala di attesa di uno studio medico tre donne attendono di essere visitate. Scoprono di attendere lo stesso medico, un ginecologo, che tarda a venire e così iniziano a conversare. Nel pomeriggio interminabile le tre sconosciute si aprono  e iniziano a conoscersi. Parlano dei rispettivi uomini , dei tradimenti,di fallimenti, di appuntamenti  con uomini che “fanno resistenza”. Mentre la storia dell’Uomo scorre in un arco di tempo di almeno due anni, il tempo delle tre donne nella sala di attesa è statico. Obbligate a stare sedute nella sala di attesa ,le tre donne raccontano la loro vita ed evidenziano tre modi diversi di pensare e comportarsi.

 Il lettore è coinvolto dalle vicende che si alternano ed è incuriosito e sconvolto dalle coincidenze. Lo stile del romanzo è molto cinematografico. Come in un film c’è anche una colonna sonora che accompagna i vari momenti, fatta di citazioni di musiche di diverso genere. Varie sono anche  le citazioni artistiche: Flagellazione e Vera Croce di Piero della Francesca, Il bacio di Francisco Hayez, il Blu di Yves Klein, John Everett Millais, etc.

Elisabetta Bucciarelli non condanna, analizza e racconta la quotidianità della vita vista dalla prospettiva degli uomini e delle donne. Donne tessitrici di un filo di Arianna che se si spezza non porta ad  una conclusione ; maschi che illudono, ma  si sottraggono e resistono; che stanno perdendo, per rinuncia consapevole, il loro ruolo convenzionale: "La specie in mutazione dei maschi che resistono, quella che si sottrae, che non fa il suo dovere, non protegge, non mantiene, non fa figli, non fa un beato cavolo di niente"
In questo modo l’uomo riesce a stabilire una distanza tra lui e la donna e la donna attende , non ancora pronta a gestire questo atteggiamento.

Elisabetta Bucciarelli si rivela una scrittrice molto interessante e leggerò sicuramente qualcos’altro di lei. Come interessante è la casa editrice NNeditore di Milano. http://www.nneditore.it/

Elisabetta Bucciarelli è nata a Milano nel 1967. In questa città continua a vivere e lavorare. Nella sua carriera ha scritto per il teatro, il cinema e la televisione. L'esordio arriva a soli venti anni con "Forte come un toro". Nel 1996 è autrice del soggetto e della sceneggiatura del mediometraggio "Amati Matti". Nel 2005 inaugura una serie di gialli che vedono come protagonista l'ispettrice Maria Dolores Vergani. Ha pubblicato diversi saggi sulla scrittura ed ha firmato numerosi racconti distribuiti tra quotidiani e antologie. Suoi i romanzi "Corpi di scarto" (2011), "L'etica del parcheggio abusivo" (2013) e "La resistenza del maschio" (2015). Nel 2013, per il teatro, scrive "L'etica del parcheggio abusivo". E' anche autrice di testi d'arte, divulgatrice poetica e letteraria, conduttrice di laboratori di Scrittura Espressiva.

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