giovedì 18 agosto 2016

Dalle rovine di Luciano Funetta

La collana Romanzi Tunué, diretta da Vanni Santoni, si arricchisce di un’opera ipnotica e allucinatoria: Dalle rovine di Luciano Funetta. Una storia di uomini che, come scriverebbe Vollmann, «rappresentano un incubo per se stessi», e che scelgono di sublimare le loro vite in un’ultima, sanguinaria opera d’arte.
L'autore è un giovane romano trentenne Ha pubblicato racconti su WATT, Granta Italia, Costola e altre riviste. È tra gli autori di Dylan Skyline – dodici racconti per Bob Dylan (Nutrimenti, 2015).
Dalle Rovine era stato rifiutato da 20 case editrici. Poi la pubblicazione con Tunué e la presenza nella dozzina del Premio Strega 2016
Rivera è un collezionista di serpenti , ha trenta teche con altrettanti esemplari di razze rettili esotiche e rare. Si cura di loro e con loro ha un rapporto carnale. Un giorno gira un  video amatoriale con alcuni suoi serpenti e lo propone al proprietario di una sala cinematografica di film porno. Da lì entra in contatto con il mondo  della pornografia d’arte, conosce persone misteriose e oscure tra le quali spicca Alexandre Tapia.un argentino a dir poco enigmatico. Rivera conduce il lettore in una realtà claustrofobica, onirica. Non è solo il mondo della pornografia illegale che turba il lettore, ma la consapevolezza di essere entrato in un incubo abitato da personaggi soli e disperati legati tra di loro da una forza che li spinge nell’abisso, da un destino crudele di cui sono vittime.La loro è una storia di desolazione alla ricerca di fama e amore  Sappiamo poco dei personaggi e quello che veniamo a sapere di loro e del loro passato è  svelato piano piano,attraverso alcuni dialoghi. Vengono rivelati incubi privati, segreti vecchi e nuovi . Il risultato è una situazione che sta tra il reale e l’onirico e dalla quale non è facile fuggire. Il tutto ci viene raccontato da alcune voci che sono sempre insieme al protagonista e che vivono con lui ogni istante e che sono le uniche a conoscerlo veramente. Chi sono? Spiriti, fantasmi, la coscienza?i lettori stessi?
Rivera conosce produttori e attori che vogliono fare un porno artistico e intellettuale e intravedono in lui un artista interessante, ma mano a mano  egli scopre aspetti nascosti e la realtà gli si rivela ben diversa. La vicenda si sposta da Fortezza, un quartiere immaginario, a Barcellona dove i protagonisti cercano la celebrità. Alla fine tutti vivono come reclusi e isolati del resto del mondo in una villa; con loro anche i serpenti e i topi allevati per sfamarli, come a ricreare un mondo dal quale non è possibile uscire. L’atmosfera creata è cupa , Kafkiana, pesa l’attesa e il finale rimane sospeso. I personaggi si aggirano per lo più in luoghi chiusi e bui, fumano e bevono molto, dormono poco e male.
Le donne sono gli unici personaggi positivi,anche se hanno poco spazio sono importanti nella vita degli uomini. I produttori  Birmania e Traum sognano la pace attraverso la nostalgia per amori perduti (Clelia, Dolly)le donne sono lontane dalla rovina. L’attrice potrebbe salvare Rivera e poi se ne va con il regista riuscendo a fuggire dall’incubo.

Funetta sa scrivere e sa coinvolgere il lettore.

Il romanzo inizia con un brano che anticipa il finale
"Quando Rivera se ne andò, nessuno lo vide a parte noi. Lo guardammo mentre si allontanava e scompariva tra gli alberi, lo osservammo inoltrarsi nella prigione di rami, dentro la vegetazione dove ad aspettarlo erano in due, in tre o in venti, anche se in realtà lo aspettava una persona sola. Quando Rivera uscì dal suo nascondiglio, noi eravamo pietrificati dalla paura e dalla stanchezza. Rivera invece non tremava. Sapevamo che sarebbe entrato nella foresta che divorava la casa e che qualcuno lo stava aspettando nel buio. Nessuno sa cosa successe dopo a Rivera, tranne noi".

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