Il libro si apre con la descrizione del protagonista,un ebreo credente e praticante di circa trent'anni di nome Mendel Singer, il ritratto di un uomo comune e insignificante e demodè ( il sottotitolo è romanzo di un uomo semplice), un maestro come tanti, " La sua vita era una seccatura perpetua e di tanto in tanto persino un tormento"......" Dio aveva dato fertilità ai suoi lombi, imperturbabilità al suo cuore e povertà alle mani" Non aveva sogni, la sua anima era casta,la sua coscienza pulita. Pregava quattro volte al giorno. Insegnava a dodici alunni ad imparare la Bibbia e quando questi crescevano cercavano maestri più saggi. La moglie Deborah si lamentava e invidiava i soldi degli altri e gli rinfacciava persino il maltempo.Quando gli nasce il quarto figlio con problemi di salute ( ritardo nella crescita e convulsioni) si rifiuta di farlo curare dai dottori e si affida a Dio." Non c'è dottore che lo possa guarire se Dio non vuole."
Ma Menuchin non guarisce e i fratelli maggiori crescono sani come a trarre energia dal malato.Deborah fa pellegrinaggi in cimitero. E trascura la casa.Un giorno di pioggia lo porta da un rabbino che le promette la guarigione del figlio dopo tanto tempo.
La semplice devozione di Mendel non ha bisogno di mediazione tra lui e Dio e non crede nel rabbino.Il bambino cresce storpio,incapace di parlare e di giocare. I fratelli se ne vergognano e cercano di affogarlo nella tinozza dell’acqua piovana piena di vermi ma lui non muore.Deborah rimane sterile “come se il grembo si rifiutasse di generare altra sfortuna”.Non dorme, non abbraccia il marito e avvizza.Il desiderio svanisce tra i due. “La vergogna era stata al principio del loro desiderio e anche alla fine del loro desiderio”.Piano piano Deborah comincia a trascurare gli altri figli e a dedicarsi solo a Menuchin.L’unica parola pronunciata da Menuchin è mamma.I figli maschi maggiori sono ormai in età per essere soldati e purtroppo sono troppo sani per essere riformati, la natura ha riservato tutte i difetti a Menuchin. Così Deborah comincia a pregare che abbiano una malattia. Entrambi sono presi alle armi.Alla notizia Deborah esce correndo nella neve fino al cimitero dove lancia un urlo accorato.
Allora decide di spendere tutti i risparmi e si reca da Kapturak che però vuole 25 rubi a ragazzo e Deborah ha i soldi per salvare un solo figlio. Così Jonas va a fare il soldato e Schemarjiah parte per l'America.
Tornato dalla cerimonia delle preghiere alla luna ,passando
per i campi,Mendel vede sua figlia, con lo scialle giallo, insieme ad un cosacco. Torna a casa e dice che partiranno per
l’America, “in America non ci sono cosacchi. La Russia è un paese triste, l’America
è un paese libero.” Ma l'America è una patria e la guerra un dovere così Schemarjiah , che ora si fa chiamare Sam , si arruola.
La vita riserva a Mendele alla sua famiglia tanta sofferenza e ,come il Giobbe leggendario, Mendel sopporta ogni prova che gli viene da Dio. All'ennesima tragedia,però, si ribella.
Trova
ingiusto dover affrontare tutti questi dolori, proprio lui che ha sempre
servito Dio : "Dio è crudele e più gli si ubbidisce tanto più severo
diventa…..annienta i deboli volentieri”
Nella mentalità
ebraica c’è una sorta di parità contrattuale fra l’uomo e Dio: un “do ut des”
istituzionalizzato che non permette nemmeno alla divinità, pur nella sua
onnipotenza, di venir meno ai patti.
Mentre
Giobbe è un vincitore, perché è e si sente un giusto e sente immeritate le
sofferenze, il nostro Mendel è un vinto, un vinto che accetta le proprie
sofferenze credendo di meritarle.A volte dà fastidio la sua passività, a volte fa tenerezza.
Nel romanzo breve di Roth c'è la poesia
delle piccole cose, della miseria, della durezza della vita
quotidiana, dell'umiliazione.
C'è la ricostruzione ambientale della famiglia,
della società , del momento storico della prima guerra mondiale e della fine del periodo zarista.
C'è l'attaccamento alle tradizioni e la difficoltà dei vecchi ebrei di dover emigrare e cercare nuove terre e ambientarsi in esse , in contrasto con i giovani che invece si integrano bene.Il
sogno americano, così incomprensibile a Mendel e così sentito da suo figlio
Schemarjah, trasformatosi in Sam, pronto a dar la vita per quel sogno.
C'è La
vitalità di Mirjam, colpevole d’essere ragazza, di voler godere della sua
giovinezza e delle sue pulsioni.
C'è la speranza di poter cambiare le cose e di credere in un futuro migliore.
Nessun commento:
Posta un commento