Un amico di Anobii mi ha regalato il suo romanzo auto pubblicato in versione ebook. Peccato che in Italia dove si pubblicano libri mediocri , per non dire spazzatura, libri di personaggi televisivi, magari scritti da altri, libri di ricette o altro, non ci sia attenzione verso nuovi autori che hanno tanto da dire ma che non riescono ad imporsi nel mercato. Il romanzo di Alberto Davanzo è ben scritto e coinvolgente.
Marçela sotto un’acerba luna
è la storia di un cinquant’enne borghese che vive in un’Italia post-berlusconiana, individualista, materialista e razzista . Lui stesso è integrato in questo tessuto sociale, è un manager di una società che resiste grazie all’ attività nei paesi dell’est, gira con un suv e frequenta le prostitute. Ma proprio una di loro, Marcela,gli fornisce il pretesto di fuggire dalla sua vita monotona, vuota e ipocrita e ricominciare da capo, lasciandosi dietro tutto quello che non sopporta più o che non ama: una moglie borghese dedita all’associazione “Libere dall’osteoporosi” e al corso di danza del ventre, un figlio ventiseienne che non combina nulla e gli spilla solo soldi, un cane fastidioso, un amico distratto ed egoista.
Sullo sfondo la Torino di oggi, città ex-operaia e industriale, che non tutela più il lavoro dei suoi lavoratori ma con Melchiorre li licenzia aprendo stabilimenti all’estero,città insofferente allo straniero , ma pronta a sfruttarlo come manodopera sottopagata. Ci sono tutte le contraddizioni dell’ Italia di oggi, persino gli amati o contestati personaggi politici reali.
Nella società cinica medio- borghese ognuno pensa ai propri problemi e interessi e a conservare il proprio benessere e le proprie comodità .I giovani sono superficiali e dediti solo allo sballo e all’organizzazione degli eventi. I rapporti sono falsi e noiosi. In contrasto col mondo borghese c’è l’ambiente degli sfruttati e dei criminali. In contrapposizione ai personaggi odiosi della moglie, dell’amica Elena con la sua psicoterapeutica, conosciamo quelli più umani e teneri di Anita, la figlia di Marcela e il suo innamorato Rachid
La speranza di Alvise è solo l’amore per Marcela, la prostituta albanese dagli occhi nocciola, con la quale progetta di fuggire in Romania.
E’ pronto a qualsiasi cosa , a sostituire il suo suv con una vespa e abbandonarsi all’avventura.
Il racconto si legge bene, la storia è interessante e coinvolgente . Il finale è un po’ troppo positivo per i miei gusti, ma trasmette un messaggio di speranza per chi pensa di essere intrappolato in una vita monotona e vuota, della serie niente è per sempre.
La scrittura ricca e realistica Avrei eliminato alcune espressioni triviali a volte fastidiose .
Non mi è piaciuta la scelta di aver raccontato tutto in un unico capitolo, senza pause che avrebbero dato respiro al lettore nei cambi di scena. Ma a parte questi piccoli appunti consiglio assolutamente la lettura di questo romanzo che troverete nel sito ilmiolibro.it o sugli scaffali della Feltrinelli a Torino
Ringrazio l’autore, Alberto Davanzo, per avermelo regalato e lo invito a continuare a scrivere.
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